Ora che le prime parole di questo articolo hanno senza dubbio attratto la vostra attenzione nell'anteprima al link, devo dirvi che non trattavasi di specchietto per le allodole, questa breve storia umoristica scritta nel 2001 tratta proprio di tutte queste cose.
Ambientazione: uno studio medico con tanto di sala d'attesa, a quei tempi avevo una certa immaginazione. Mi inventai uno specialista in disturbi della sfera sessuale. Lo resi "olografico", cioè un sofisticato programma del computer con l'aspetto di un medico in carne ed ossa. E lo feci operare in ambiente vulcaniano, cioè, come l'articolo spiega, dalle parti di una razza aliena che fa una certa cosa soltanto ogni sette anni, che sarebbero più o meno
TrecentoSessantaQuattro settimane e mezzo
(da Star Trek Italia Magazine, anno III, n. 3, marzo 2001)
"Avanti un altro!"
Molte volte ho ripetuto oggi questa frase. Insieme a quell'altra, che viene subito dopo: "Specificare la natura del problema".
Ho provato oggi a sostituirla un po' di volte con "Mi dica, che problema ha?" o "Mi dica, l'ascolto…". Ma "Avanti un altro" pare insostituibile, pur usufruendo delle variazioni "Avanti, prego!", "Avanti un altro, prego!", e la forma brevissima "Avanti!" che è utile nei giorni di intenso afflusso.
In questo secolo l'ambulatorio medico è uno degli ultimi posti dove sia necessaria una sala d'attesa, e dove lavoro io è raramente vuota. Questa città, Shi Khar, è molto grande, e in più vi è un costante movimento di persone che vanno e vengono da questo pianeta, Vulcano.
I Vulcaniani sono gente molto particolare, e l'organizzazione della USV (Unità Sanitaria Vulcaniana) ha deciso che questo presidio medico, che è un ambulatorio specializzato in problemi inerenti la mente, non venisse affidato a un medico in carne ed ossa, a causa della estrema riservatezza che i Vulcaniani manifestano riguardo tutto ciò che concerne il loro modo di vivere la sfera "emotiva". Già la parola "emotiva" pare un tabù tra queste forme di vita, e il fatto che ci siano momenti della loro esistenza in cui debbano scontrarsi con sensazioni ben diverse dal loro abituale controllo degli istinti, ha reso necessario affidarsi alla tecnologia della Federazione e assegnare a questa struttura un Medico Olografico. Proprio così, sembro a prima vista un dottore in carne ed ossa, ma sono una proiezione olografica generata da un sofisticatissimo computer, il mio programma include un database di oltre 50 milioni di gigaquad di informazioni, relative a più di 3000 culture differenti, e comprendente le più svariate metodologie mediche.
Pare che i Vulcaniani, nel dover raccontare i loro problemi più intimi, si trovino più a loro agio sapendo di aver davanti solo una proiezione tridimensionale di luce ed energia.
La stragrande maggioranza dei problemi psicologici dei vulcaniani è legata al loro peculiare sistema riproduttivo. Mentre la femmina vulcaniana è sempre in grado di venir fecondata dal maschio, il maschio a intervalli regolari (circa ogni 7 anni) entra in 'Pon-Farr'.
Questo e' uno stato fisiologico che ne regola la riproduzione ed è caratterizzato da un crescente stato di irrequietezza sempre più' difficile da controllare, con cefalee, crampi, intolleranza alla luce intensa e ai suoni acuti, avversione al cibo. Il 'Pon-Farr' non è contrastabile né con tecniche di controllo mentale, né con simulatori olografici o con mezzi farmacologici. Non soddisfare "l'esigenza" può condurre il Vulcaniano alla morte, ed è un bel problema, che ne dite?
Sappiamo tutti cosa accadde il 5 Aprile 2063. C'erano questi Vulcaniani che stavano per tornare sul loro pianeta, e pure in tutta fretta, il Capitano dell'astronave era appena entrato nel Pon-Farr e non c'era tempo da perdere. Ma individuarono la traccia di curvatura della Phoenix (La prima astronave terrestre in grado di oltrepassare i confini del sistema solare in breve tempo, costruita da Cochrane). E la priorità divenne stabilire il "Primo Contatto" con i terrestri. E come "Primo Contatto" fu davvero degno di nota: al ritmo di alcuni brani di rock'n roll suonati da un juke-box di un bar nei pressi della rampa di lancio della Phoenix, il Capitano vulcaniano familiarizzò profondamente con le donne presenti, la leggenda dice che si intrattenne intimamente anche con una Betazoide che si trovava lì, proveniente dal futuro, ma si sa che i pettegolezzi sulle storie dei "Primi Contatti" sono incontrollabili.
E' noto quanto accadde alla sacerdotessa T'Pingan, diretta a bordo dell'astronave T'KUMBRA verso Sigma Draconis, ove doveva tenere una conferenza. Durante il viaggio rimase accidentalmente bloccata nel turboascensore per sei ore con un Vulcaniano in pieno Pon-Farr. Giunse su Sigma Draconis e la conferenza ebbe svolgimento come previsto, solo che T'Pingan decise di mutare il titolo precedentemente stabilito, "L'abbandono delle emozioni non è una perdita", con un altro: "Ogni lasciata è persa".
Il problema del Pon-Farr è divenuto veramente un problema da quando i Vulcaniani, con i viaggi interstellari, sono costretti a stare lontani dal proprio pianeta.
Giusto oggi è stato qui un giovanotto di Vulcana Regar che conduce una astronave deputata a portare in lunghe gite per il Quadrante Alfa un gruppo di anziane vulcaniane (età media: 237 anni). Manco a dirlo, è stato colto da Pon-Farr durante il viaggio, le anziane signore hanno gradito il servizio "extra", ma il giovane pilota da allora urla nel sonno e ha pure cominciato a bere sostanze altamente alcoliche.
E non possiamo non ricordare il povero Tarmadok (non si chiamava proprio così). Viveva in un piccolo asteroide colonizzato dai Vulcaniani a scopo minerario. Tarmadok era molto brutto, talmente brutto che quando si compì la data del suo Pon-Farr tutte le donne dell'asteroide evacuarono l'asteroide, il locale notturno del vicino avamposto chiuse per restauri, e persino la casa di tolleranza nei pressi della miniera chiuse l'esercizio. Tarmadok morì dilaniato dalla tempesta del suo sistema ghiandolare.
Per non parlare del povero Sgubok (ovviamente non è il suo vero nome) il cui stato di Pon-Farr, coltolo in un avamposto sperduto oltre Delphi Ardu, ha portato la sua casata alla rovina. L'unica umanoide di sesso femminile nel raggio di molti anni luce sarebbe stata disposta a placare le frenesie di Sgubok solo se il vulcaniano avesse provveduto a munirsi di un "CTRL" (particolare accessorio in lattice che determinate civiltà usano come dispositivo di protezione da "eventi biologici da contatto" durante occasionali relazioni confidenziali). L'unico individuo disposto a vendergli un CTRL era un Ferengi, che, approfittando della esigua capacità di concentrazione che in quel particolare momento Sgubok manifestava, gli cedette l'accessorio in cambio di tutte le sue proprietà, compresa una fattoria nei pressi del Monte Seleya.
Nei mie banchi di memoria c'è anche la storia di quel Vulcaniano (che chiameremo Stubirok), affetto da una perniciosa irregolarità del proprio ciclo. Stubirok veniva colto da istantanei e imprevedibili attacchi di Pon-Farr nei momenti meno opportuni e a causa di questo si era trovato spesso senza lavoro, avendo perso, nell'ordine, gli impieghi di:
1) Postino (consegna di pacco fragile contenente calici in "cristallo di Cardassia" e frantumazione del plico, impropriamente usato come oggetto ove stendere la destinataria, peraltro consenziente all'accoppiamento, ma non alla distruzione dei calici).
2) Assistente di Sala in Teatro (Urla scomposte durante frenetico contatto con ballerina e impossibilità del pubblico ad ascoltare le battute del dramma "morte di un cigno cardiopatico").
3) Banditore d'asta (Danneggiamento di antico tappeto persiano, è inutile dirvi come).
L'esperienza peggiore fu quando si presentò come concorrente del gioco televisivo "La Ruota della Fortuna di Vulcano" (anziché scegliere una consonante o una vocale, "scelse", e in diretta, la signorina che girava le lettere del tabellone).
A proposito delle irregolarità di ciclo che affliggono alcuni soggetti, c'è una signora che porta ogni settimana il marito per farlo visitare da me: il Pon-Farr del paziente era previsto circa due anni fa, ma non si è manifestato. Dopo averlo sottoposto a diversi collaudati protocolli di terapia, ma senza successo, ho deciso di somministrare al paziente alcune pillole azzurre provenienti dalla Terra. La terapia è assolutamente sperimentale, ma questa settimana i coniugi in questione non sono venuti in ambulatorio. E' venuto invece un anziano ambasciatore, un ex-Ufficiale Scientifico della Federazione, che abita al piano di sopra nel palazzo della suddetta coppia. Lamenta cefalea da insonnia, da qualche giorno viene disturbato tutte le notti da urla che ha stranamente definito "Peggiori di quelle di Jim quando socializzava con le aliene".
Scusate, bussano alla porta.
"Avanti, prego. Specificare la natura del problema".
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