domenica 5 luglio 2020

Il sorprendente altrove


  Penso che dovreste correre a vedere la serie TV “Dispatches from Elsewhere”, disponibile su Amazon Prime. È raro trovare qualcosa di estremamente gradevole che, al tempo stesso, faccia riflettere.
State per leggere un po’ di righe, se vi va, che dovrebbero invogliarvi a vederla. Ma non verrete a scoprire nulla di essenziale in questo articolo, perché le cose importanti di questo telefilm vanno scoperte guardandolo. Abbiamo dei personaggi che cercano qualcosa, probabilmente niente di speciale, basterebbe qualcosa in grado di cambiare per un po' l'andamento del loro quotidiano. E, nel fare il piccolo passo verso una novità, si trovano dentro un gioco di enigmi, indizi, sorprese e... cambiamenti. È esperienza di questi giorni, dei giorni nei quali scrivo queste righe, che vi siano occasioni che ci provocano, ci stimolano. Nel telefilm è una specie di caccia al tesoro, nella vita reale può essere il dramma di una epidemia. Non importa.
Il principio che impariamo è lo stesso : ogni sfida, bella o brutta che sia, è un'occasione per crescere, per abbandonare qualcosa, per cominciare qualcosa. E queste cose puoi farle o puoi non farle. E per scoprire che il bambino che è in noi può aiutarci a divenire adulti perché ha acquistato maggiore consapevolezza mentre noi ci crogiolavamo nella nostra immaturità .
    In tutta la storia il gioco dei “messaggi da altrove” è un pretesto, la storia è altro, è soprattutto approfondimento di tipi umani veri, e i loro dialoghi sono onesti, ti dicono francamente come sei e come potresti essere. C'è in gioco la crescita personale, e se non c'è il cambiamento si resta in una mediocrità di sicuro più drammatica di quella che avevamo prima che il gioco iniziasse. 
    Il telefilm si ispira a un esperimento reale di gioco di società di massa raccontato in un documentario. Jason Segel ne è protagonista, autore dei testi e regista, e trasporta  l’esperimento sociale narrato nel documentario  in una serie coloratissima,  affidandola, oltre che a se stesso come attore, ad altri bravissimi interpreti.
    I personaggi possono essere sintetizzati nella stessa maniera nella quale una bambina, molto semplicisticamente e con occhi infantili, li descrive in una delle ultime puntate. La vecchia signora, la bella signora, il tipo alto, il tipo strano. Ma questi episodi ce li fanno conoscere in maniera approfondita legandoli alle caratteristiche che lo spettatore potrebbe avere in sé,  invitandolo a immedesimarsi in essi.
Così Fredwynn siete voi, quando siete investigativi, pignoli e caparbi, quando non riuscite a stare svegli finché non venite a capo dell'origine di un particolare. Fredwynn siete voi quando vi sentite ribelli e determinati ma gli sforzi per raggiungere i vostri scopi divorano il resto della vostra vita, e se un giorno chiedete a voi stessi cosa ci può essere di male ad essere vincenti, e magari, a questo, trovate la risposta. E tutte le volte nelle quali siete un po’ supereroi, perché qualcuno vi fa accorgere che quello che per voi è essere normale, altri lo vedono come impresa eccezionale.
    Peter siete voi se la vostra vita e insoddisfacente proprio perché la chiamate insoddisfacente, è sempre uguale proprio perché non sapete distinguere un giorno dall'altro perché li avete resi identici per paura che non si somigliassero. Peter siete voi tutte le volte che esistete senza vivere, che sperimentate noia e banalità del quotidiano senza sapere come uscirne.
   Simone siete voi se avete desiderato la felicità e avete pensato che la felicità sarebbe iniziata quando avreste fatto quel passo, quella scelta, per poi scoprire che non basta per la felicità quello che cercavate, ma forse esiste lo stesso, ma dove? Siete voi quando vi sentite soli e pensate che la solitudine potrebbe essere la condizione di sempre, finché non arriva la possibilità di seguire la “divina nonchalance”, quella forma di potere che è in ognuno di noi, una quiete interiore incorruttibile mentre intorno a voi regna il caos. Ma non si tratta semplicemente di questo, la divina nonchalance è il motore di questo telefilm e per scoprirla e  (forse) comprenderla dovrete godervi lo show televisivo del quale stiamo parlando.
    Janice siete voi se dedicate la vita a qualcuno o a qualcosa e non avete ancora avuto occasione per testimoniare quanta ricchezza avete dentro. Siete voi quando la vita vi ha fatto il dono di farvi intuire come sia incredibile e pazzesca l'esperienza dell'amore. Questa esperienza di rivoluzione che sperimenta ogni persona che vive l'innamoramento, la tenerezza, la compassione.
    Questi aspetti dell’amore attraversano la vita dei personaggi del telefilm in più eventi e in più forme.   Ad esempio: in questa opera troverete una storia d'amore, semplice nel suo svolgimento iniziale ma difficile quando deve compiere la scelta di confrontarsi col mondo reale, quello al quale apparteniamo io e voi, quello che costringerà un protagonista ad affrontare un percorso di cambiamento in tempi non televisivi .
   Un altro aspetto importante che mi fa apprezzare “Dispatches from Elsewhere” è qualcosa che spesso è banalizzato come termine, usato troppo a sproposito. La parola è “amicizia”, e sperimentarla è una esperienza bellissima, nuova, soprattutto se ti accorgi di viverla con chi meno te lo aspetti. Questo telefilm ci fa vedere (è auspicabile che avvenga per ognuno di noi nella vita reale) che è possibile fare grandi cose attraverso l'esperienza umana inevitabile dell'amicizia. Inevitabile perché senza di essa non è possibile il gioco, questa serie ci fa vedere come la vita acquista significato nel rapportarci con altre persone, che le domande cominciano ad avere delle risposte quando si vive l'amicizia. 
   La serie “Dispatches from Elsewhere”, inoltre, si preoccupa di non annoiarvi, addirittura di saltare PER VOI tutte le perdite di tempo che una narrazione corre sempre il rischio di causare.      
    Segel vuole che i personaggi sembrino vivi quanto gli attori e noi spettatori.   Ricorrendo a scelte stilistiche originali  e  persino a intermezzi con sequenze coi personaggi in versione cartoon, e non per dare vaghezza alle vicende, ma per definirle meglio.
    E no, non vi ho detto quasi nulla di questa serie. Tutti i “dietro le quinte”, la storia di come è nata, la descrizione della originale struttura narrativa, le notizie su attori e produzione sono presenti in diversi articoli in rete e non li riferisco qui. Sono interessanti ma… cercateli dopo aver visto la serie, fate come me, prima guardatela. Spero di essere stato sufficientemente attento a non svelare la vera magia dello show, lascio a voi il piacere di scoprire cosa portano i messaggi da Elsewhere.
------------------------------------------------------------

@navarca su twitter

@navarca su instagram    

IL NAVARCA su facebook