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domenica 30 gennaio 2022

La Mailing list fantasma

     Quella che state per leggere è una storia del millennio scorso,
ed è una storia vera.
     Questo racconto è stato pubblicato sul numero di novembre 1999 della webzine SPACE FICTION, con grande senso dell'umorismo del direttore. Anche se parla di canali di comunicazione oggi obsoleti, credo che scoprirla o rileggerla farà sorridere un po' di gente. E credo che tirarla fuori dal cassetto dei ricordi sia una testimonianza storica di un mondo lontano. 
     Era la fine del secolo, non esistevano facebook e instagram, eppure c'era gente che era già tanto social . La gente capitata "per caso" in questa vicenda era più o meno un gruppo di appassionati di fantascienza cine-televisiva e letteraria. Se capitasse da queste parti qualcuno che si riconosce nei personaggi di quella strana weekend,
si faccia vivo in Direct Message QUI 👈  o nei commenti. 
Buon Divertimento d' annata.

☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺☺

La Mailing List fantasma ( da Space Fiction , 11/1999)
    A volte le storie non è necessario che vengano inventate, si scrivono da sé.
Poiché alcuni dei protagonisti della storia sono persone tremendamente serie cercheremo di narrarvela senza usare i veri nomi. Le e-mail che trascriverò sono riportate nella loro lingua originale, prive di traduzioni o correzioni da parte del sottoscritto, volendo essere questa una cronaca di avvenimenti realmente accaduti.
    Accadde una sera di venerdì, esattamente il 15 Ottobre 1999 alle ore 20.06. Un certo Will Riker (non sappiamo se si tratti del famoso Numero Uno o di un suo omonimo) fece una cosa apparentemente innocua, mandò una e-mail.
    Il testo della lettera non conteneva
alcunché di dirompente:
"Tranquillo... domani ti mando l'articolo eh.. (come avevi detto 6 giorni...) sui borg... come anticipato
Live Long and prosper
Will Riker".
La risposta era ancora (apparentemente) più innocua:
"mi raccomando..."
Sarebbe potuto essere un regolare scambio di normale posta elettronica, se non fosse accaduto che circa 200 persone, tra cui il sottoscritto, avessero trovato le suddette epistole nella loro casella postale. Indirizzate a una mailing-list alla quale non ricordavano di essersi mai iscritti.
    Il primo ad aprire la posta, ignaro dell'invasione a cui in molti avrebbero assistito, fu il Comandante Mark Summer, il suo fu il primo grido d'allarme:
"scusate...ma che è sta mail?
Comandante Mark Summer - Co della USS Vanguard - NCC 312802".
    Riker, ritenendosi lui il responsabile dell'impiccio, rispose prontamente:
"uhm... scusa... ma credo che il mio pc si sia evoluto a forma di vita
autonoma... infatti spedisce le mie mail a chi vuole lui..
scusa per il disguido ^_^ Live Long and prosper
Will Riker".

    Infatti tutti sappiamo che alcuni mesi prima un terribile Virus Informatico chiamato "Melissa" aveva invaso la rete delle reti agendo subdolamente nella Rubrica degli Indirizzi di un noto programma di posta elettronica, spedendo autonomamente ai primi 50 nomi della suddetta rubrica una e-mail con allegato un documento infetto, alla cui apertura Melissa si propagava facendo la stessa cosa ad altri 50 indirizzi della rubrica. Secondo l'ipotesi di Will Riker stavolta le cose erano ben peggiori, le e-mail venivano spedite a sconosciuti, il computer stava violando la privacy di ignari individui e stava iniziando un nuovo terribile capitolo nella storia dell'informatica mondiale: lettere spedite a una persona e lette da chiunque, si prospettavano tempi duri per le comunicazioni.
    Fortunatamente le cose non erano proprio a questo punto. Semplicemente esisteva una mailing list, di cui quasi nessuno sospettava l'esistenza, chiamata "spacelist", e i tipi in questione erano iscritti loro malgrado a questa mailing list, ogni messaggio veniva inviato a 209 destinatari, la verità stava venendo a galla:
"e m'e' tornata pure a me!!!! ma che siamo entrati in una Mailing List? chi ci ha iscritto? cmq l'e-mail la mando a spacelist, e mi stanno arrivando i mex.....
chi e' che la gestisce? come c'e' finito anche il mio nome?
Ciao a presto (tanto lo so che mi ritornera'qualcosa.....)
Flegiàs da Cardassia I
Consigliere sull'Arcadia
Giornalaio su TIS1
Ingegnere Capo sulla Fenrir
ma soprattutto..... Numero 1 sulla Rugantino".

   "Me lo chiedevo pure io O____o
   Ciao!
   Lazarus Long"

"Aloha Riker, mi stavo appunto chiedendo come facevo ad essere dentro una mailing list che
non conoscevo...
Live long and prosper
Warp9"

    Particolare interessante: alcuni dei partecipanti all'inghippo si conoscevano tra loro.
"pure qua stai? ma non c'hai niente da fare? ^_________^
senti un po', ma te non ne sai niente? a chi dobbiamo chiedere per
levarci dalla ML? C A N C E L L A T E M I !!!!!!!!"
    L'Ammiraglio Long decise di spiegare a persone di grado inferiore che vi sono regole precise che regolano l'universo:
"Ma iscrivere senza consenso e' impossibile!!
Certo io non ricordo di averlo dato.. ma probabilmente e' successo O__o
Ciao!
Lazarus Long"
e successivamente fu in grado di spiegare a tutti la vera natura del disastro e cosa (e chi) l'aveva generato:
"Trovato.. questa era una di quelle ML fatte solo per ricevere un mex ad ogni
uscìta di un numero di una webzine (carina fra l'altro..).. ma il gestore
della ML chiaramente non e' capace di usare egroups e non ha settato la
lista come "only managers can post"...
Riker poi ha sbagliato ha mandare una mail e anziche' ritornargli il mex e'
passato...
Quindi il suddetto Alexo82, moderatore
unico di questa lista e' pregato di andare sul sito egroups (QUI:
http://Omissis) e dare una sistematina..
cosa che di certo non ha MAI fatto visto che sul sito c'e' gente bouncing da
mesi che nessuno ha provveduto a togliere
Inoltre smettiamo di scrivere cmq perche' la lista ha *209* membri e stiamo
rompendo le balle.
Se vi volete togliere andate su
http://Omissis e modificate la vostra
sottoscrizione.
Ciao!
Lazarus Long"

    Un Ammiraglio è un Ammiraglio, non c'è che dire.
Intanto Will Riker era sempre più convinto di essere lui il responsabile:
"ultimo mex...
scusate tutti per il casino ...^_^"
Ma l'ultimo mex era ancora lontano da venire.
Nei quarti d'ora successivi decine di messaggi contenenti frasi del tipo:
"Cancellatemi dalla ml"
oppure
"delete me"
venivano inviati alla lista e ricevuti da tutti. Tra l'altro alcuni messaggi contenevano (inutilmente) tutti i testi copiati ("quoted") dalle precedenti lettere, quindi erano lunghissimi, anche se volevano solo comunicare il desiderio di essere rimossi dalla lista. Qualcuno cominciò a distribuire consigli su come fare a cancellarsi dalla lista, bisognava mandare una e-mail... e i vari tentativi di mandare una e-mail per auto-cancellarsi producevano messaggi per tutti gli incolpevoli iscritti. Man mano che il tempo passava e la gente apriva la posta e trovava tutti i messaggi, reagiva con stupore e mandava e-mail:
"ma dove mi trovo?
chi è?
chi siete?" .
Qualcuno alzava la voce, la cosa doveva apparirgli grave:
"Non è per puntare il dito contro qualcuno ma penso che tutto 'sto casino lo dobbiamo a colui il quale si proclama direttore di questa nuova redazione fantascientifica e cioè Alexo, come si può leggere dal messaggio di cui ho fatto il reply. La sua e-mail è alexo82omissis. Se volete farvi sentire fatelo pure e sopratutto numerosi, così almeno capirà
che non è per niente divertente trovarsi la casella e-mail piena di messaggi inutili e per niente desiderati!
Spero di avervi fatto un grosso piacere!
Gul DaFo"
    Procurarsi l'inimicizia di un cardassiano non è cosa augurabile a nessuno, la situazione volgeva al dramma.
Strani idiomi indicavano che in onda c'era gente appartenente a razze sconosciute:
"chi e inganna con l'inglese lo comunichi che se c'e qualcuno ch non è capace a togliersi può contare su di lui (il mio caso sperando di non essere
l'unico)"
e frasi inquietanti tingevano di intrigo e mistero la storia incredibile a cui stavamo partecipando:
"Tra l'altro solo un traditore della flotta poteva scatenare un casino cosi
vero Wil?
L." .
    Il sottoscritto fece un tentativo di sdrammatizzazione, e, essendo un italiano, cercò di approfittare della situazione per mandare messaggi personali e farsi pubblicità:
"E' interessante scoprire un mondo sconosciuto, quello delle mailing list che
esplodono invadendo le caselle di posta di tante persone. Ancora più interessante scoprire che le vittime sono nomi conosciuti del famoso giro trekkofilo, ho anche ricevuto una lettera di un amico, alquanto frastornato dalla tracimazione epistolare, che mi chiedeva lumi.
La cosa buffa è che il casottino dura da due giorni, e nulla viene aggiustato.
E' stato assai divertente, un'esperienza interessantissima, ma adesso vorrei finisse.
Mi chiedo: ora come faccio a cancellarmi? Il persistere del problema mi fa sospettare che le soluzioni proposte siano poco efficaci. Ma sta ml è quella di Space? Allora colgo l'occasione
per dire all'amico che fa Space che sono onorato dal fatto che il mio sito sia linkato dalla sua graziosissima rivista, ma come gli ho fatto notare in una e-mail a cui il suo computer un pò mattacchione non è stato in grado di rispondere, il banner della Nave Archimede non ha il collegamento, per cui la freccia non diventa manina e non si può venire a trovarmi. Il link alla Nave Archimede presente nella rubrica "premi" non è quello esatto, e questo
forse è colpa del mio computer, anch'esso non esente da errori. Shakà.
Comunque attendo il numero di ottobre.
Le sue braccia aperte (quando caddero le mura).
IL NAVARCA".
    Ciononostante la prosa dei partecipanti assumeva toni sempre più duri, e arrivò anche l'e-mail che nessuno vorrebbe mai ricevere, il temutissimo e paventatissimo MESSAGGIO DI POSTA ELETTRONICA SCRITTO CON TUTTI CARATTERI MAIUSCOLI:
"MA CHI ..ZZ. è A ROMPERE LE BALLE ! QUESTA ML DOVREBBE ESSERE GESTITA DA QUELL'INCOMPETENTE DI ALEXO GLI HO MANDATO UNA MAIL DI PROTESTA, SPERO CHE SISTEMI TUTTO !"
    La vicenda proseguiva senza vedere l'avvicinarsi di una soluzione, cominciai a temere che sarebbe andata per le lunghe e manifestai il mio timore:
"Ho il sospetto che Alexino si stia facendo un finesettimana senza computer.
IL NAVARCA".
Qualcuno cercò di diffondere una ventata di buonsenso (trascrivo senza tradurre):
"Siccome inchioda la posta ed Alessandro non c'e' consiglierei di stoppare
l'invio dei messaggi
e srivere in privato ad Alexo
il suo indirizzo è : alexo82omissis
questo mesaggio e stato inviato in copia al lui le lamentele FATELE AL INDIRIZZO SOPRA INDICATO
SE NOI TUTTI CONTINIUIAMO A SCRIVERE INSULTANDOLO NON SERVE A NIENTE BISOGNA SPERARE SOLO CHE SIA CAPACE DI RIMETTERE TUTTO A POSTO HA SOLO 16 ANNI E FA
GIà TANTE COSE BISOGNA SOLO METTERE PAZIENZA
L. "
Qualcun altro trovò aspetti pedagogici nella vicenda:
"Per mettere fine alla faccenda, consiglio di "eliminare" la mailing-list
<<Spacelist>>
Chi ha la "password" per poterlo fare, si adoperi in tal senso.
Spero, almeno, che quanto sta succedendo possa servire di lezione.
Norad-57".
    E poi, non poteva mancare, e con toni che ricordano il buon Mosè quando presentò le Tavole della Legge, la predica sui principi etici di Internet, la cosiddetta "netiquette" (anche stavolta trascrivo senza tradurre):
"Siccome Alexo e assente ed è lunico ad avere la password dobbiamo essere
noi a cercare di non farci inchiodare la posta eseguendo delle semplici
regole.
1) Ormai Alexo a capito un certo disaccordo a chi fa parte di questa
mail list per cui non continuerei a mandare mesaggi dek tipo "TOGLIMI" ecc ecc
2) Quando risponderai ad una mail che ti interessa dovrai quotare solo il minimo indispensabile a cui
rispondere. Questo per non appesantire le mail e per renderle più leggibili. Se non sai cosa vuol dire "quotare" è presto detto.
Una mail quotata è il testo preceduto da > che i programmi di posta mettono
quando fai un reply di un messaggio.
3) Gli attach (i file allegati) sono "scortesi". Mi sembra che la ml non accetti proprio mail che ne contengono di superiori a 40kb. Se ti interessa mandare un attach dovresti mandare una mail in ml e spedirlo persona per persona a chi si dice interessato.
4) I mex che devi mandare in ml devono essere privi di HTML. L'html non fa altro che ingrandire a dismisura i mex e non serve a nulla. dovresti
controllare se le tue mail hanno quel formato. Io ora ti dico come vedere se hai quel formato utilizando l'Outlook.
5) Continuero tutto il giorno ad telefonare ad Alexo per far interrompere la lista vi pregherei
Siccome molti di noi sono iscritti ad piu mail list ed alcuni (soci dello STIC) andranno una settimana alla con vi pregherei per gentilezza o
educazione di non inviare mesaggi
O siete ineducati?
L.".
Era già sabato. Cominciarono le minacce:
"Ma chi ..zz. mi ha iscritto a questa mailing list.
Toglietemi o succedono dei casini
C.S." .
E i partecipanti cominciarono a litigare tra di loro:
"Bè hi postato lo stesso messaggio 5 volte ...intasi un pò la mia mail pure
tu.
R." .
I tentativi di sdrammatizzazione del sottoscritto proseguivano:
"<<Ih Oh Ih Oh Oh>> direbbe Homer.
Il fatto è che siamo tutti in attesa che Alexino si colleghi alla pagina dell'egroup e digiti la magica password che gli permetterà di accedere alla mitica casella di spunta ove imporrà al computer (che non è ammattito, ha solo ricevuto istruzioni errate) di non spedire alle migliori menti della galassia questi messaggi altamente istruttivi, ma decisamente invadenti.
Nel frattempo assistiamo a una storia assai avvincente: scopriamo (sono parole di un certo L.) che c'è un "traditore della flotta", e il
tutto, per me profano finora abbastanza fuori da questi mail-giri, si tinge di intrigo e mistero. Ci sono affermazioni in lingue strane, come questa qua:
<<chi e inganna con l'inglese lo comunichi che se c'e qualcuno ch non e
capace a togliersi po contare su di lui (il mio caso sperando di non essere
l'unico)>>,
e frasi che sembrano uscite dal teaser di un telefilm: <<Dove sono finito?
Chi mi ha fatto entrare?>>.
Avvincente.
Attendo il finale (e spero arrivi presto, siamo forse a 60 messaggi in un
giorno), e mi stuzzica l'idea di immortalare il tutto in un bel raccontino da proporre alle riviste di fantascienza del web. La storia giudicherà. <<Ih Oh Ih Oh Oh>>...
IL NAVARCA" .
    Ma a questo punto della nostra favola ecco arrivare il principe azzurro, cioè, volevo dire, a un certo punto Alexo si collegò a Internet (all'incirca verso le cinque del pomeriggio di sabato 16 ottobre 1999), si accorse della catastrofe e intervenne:
"chiedo scusa a tutti quanti, la colpa di questo fatto non è mia, anche se la responsabilità si, la ml sarà cancellata in pochi giorni, è già stato mandato
l'ordine, scusate ancora.
Non mandate + msg alla ml: spacelist
per proteste alexo82omissis
=====
Alexo".
La gente però continuava a conversare, il simpatico L. pensò di rispondere alle mie satiriche provocazioni:
"Il significato era chi conosce bene l'inglese puo aiutare quelli come me che non sanno un minimo di inglese :-))).......
Il traditore e un maquis in una simulazione via internet dove c'e un mio amico tutto qui.
L." .
    Ma il Maquis non era Thomas Riker, il duplicato del Numero Uno? Anche Will era passato con i ribelli? Incredibile!
La storia sta per finire, ma non posso fare a meno di citare R.C., che pare uno dei pochi ad averla presa per il verso giusto, e che mi ha dato l'idea per il titolo di questo racconto:
"ma dai, una ML fantasma è bellissima!!!!
non ricacciamola negli inferi, su!
R.C." .
    L'ultimo messaggio venne spedito domenica notte. La Mailing List "space" fu soppressa elettronicamente e la guerra, la festa, il dramma, finirono.
    Questa è la tua storia, Mailing List fantasma, che sei volata in cielo su una stella, e, come tutte le più belle cose, vivesti solo un giorno, come le rose.
Certo, possiamo immaginare due cose avvenute dietro le quinte:
1) il tutto è cominciato nella sera prima di sabato ed è finito nella notte prima di domenica. Molti si collegano a Internet dal luogo di lavoro o dall'Università, e quindi mai di sabato. Non sapremo mai la loro reazione quando il lunedì mattina scaricarono 62 messaggi in un sol botto.
2) non sapremo mai i toni e le parole delle lettere di protesta che il mitico Alexo ricevette, riceve e riceverà. Peccato.
Spero che nessuno si adiri per questa mia cronaca.
Lunga Vita e Prosperità.
IL NAVARCA
Francesco Spadaro
novembre 1999

giovedì 6 gennaio 2022

La soluzione

       Il Professore accese il computer e si raccomandò all’immagine di Giobbe visitato dagli amici che teneva appesa al muro. Era una stampa riproducente un olio su tela, con Giobbe raffigurato nudo e su un pavimento non si sa quanto impolverato. Il dipinto rappresentava l'episodio biblico in cui Giobbe, privato di tutti i suoi beni, dei suoi affetti e della salute, poiché Dio aveva voluto mettere alla prova la sua fedeltà, riceveva la visita di tre suoi amici, che avevano pensato bene di venire lì a compiangerlo. Nel libro della Bibbia che porta il suo nome, infatti, si racconta che tre amici di Giobbe, venuti a conoscenza della disgrazia in cui era caduto, gli fanno visita, e iniziano con lui un lungo ragionamento filosofico sull’origine del dolore nel mondo. Nel rimirare la tela il Professore si chiedeva se la visita degli amici fosse una consolazione o un ulteriore supplizio per un uomo già abbastanza provato, ma la stampa stava là, incorniciata, per ricordargli di avere pazienza e che, per quanto si possa essere nei guai, c’è sempre una situazione più scomoda per qualcun altro.
    La riunione su Zoom sarebbe iniziata dopo 5 minuti. C’era stata una discussione sul Gruppo Whatsapp “Direttivo Internazionale Ebbasta” su quale piattaforma utilizzare. Sbanotti voleva utilizzare Google perché non voleva installare Zoom,   Pagnuso voleva la riunione su Messenger perché odiava Whatsapp e infatti Fruschmidt gli riferiva via Messenger quello che veniva comunicato nel gruppo Whatsapp. Alla fine, dopo 560 messaggi si decise per utilizzare Zoom, soprattutto dopo che Marghensen si era impuntato sul fare la riunione di presenza all’aperto al parco, nonostante la nuvolosità variabile con possibilità di rovesci e la temperatura di 6 gradi. Argomento della riunione “Soluzioni per la sconfitta definitiva della pandemia”.
    La prima ad apparire fu Alessia Fruschmidt, quasi tutti avevano provveduto a silenziare i microfoni dell’assistente vocale perché nelle riunioni precedenti ogni volta che la chiamavano per nome si attivavano tutti i dispositivi con risposte varie, gli altri avrebbero provveduto al primo “Alessia” detto a voce alta con conseguente attivazione dell’assistente.
    Via via stavano arrivando tutti gli altri. Il mondo intero non lo sapeva, ma in quel momento era nelle loro mani. “Esagerato!” diranno i mie piccoli lettori. “Non leggete racconti sui blog amatoriali” rispose l’autore.
    “Perché non c’è ancora Sbanotti?” chiese il Professore.
“Sono al telefono con lui, dice che non riesce ad attivare la webcam del computer…” rispose Min Len Sung. “Può collegarsi col telefonino!” urlò il Professore.
“Mi sentite?” Era la voce di Sbanotti “ho il telefono scarico, provo a metterlo in carica, ma il caricatore funziona solo se lo attacco alla presa che sta in garage. È un problema se mi collego stando prono sul congelatore a pozzetto? Il filo del caricatore è corto e la doppia spina sta tra il muro e il congelatore… “Va bene, Sbanotti. Marghensen, perchè hai l’audio disattivato? Stai fingendo di ascoltarci e guardi  facebook, no?”
“Cosa te lo fa pensare?”
“Ti ho visto sui social impegnatissimo a disquisire su Gianni Morandi che ha postato un pezzo della canzone di Sanremo, ma non dovevi preparare la relazione sull’ ordine del giorno?”
“Ma ti rendi conto che Morandi ha rischiato la squalifica?”
“Marghensen! Dobbiamo salvare il mondo, non la canzone di Gianni Morandi!  Montabaku dov’è? Non ho sue notizie!”
“Arriverà presto, sta presentando in TV il suo libro Il mistero della Valle dei Templi, sta avendo un enorme successo nelle librerie e negli store…”
“Ma se era stato un flop, non aveva venduto neanche una…”
“La prima edizione Il mistero della sorgente dell’occhio blu sì...! Era un viaggio tra i misteri della sua terra, l’Albania! Gli alieni nascosti tra la vegetazione in grotte dalle quali sgorgava l’acqua contaminata da una sostanza chimica che avevano creato per sottomettere i terrestri… Poi lo ha riscritto insieme a un siciliano, tale Alfio Lanza Vinciguerra, i personaggi alieni sono stati sostituiti da mafiosi…chiedevano il pizzo… corrompevano giudici…  un successo mondiale, faranno una serie in TV…”
    Prese la parola il professore: “Io comincerei subito, senza aspettare Montabaku.  Dobbiamo intervenire presto. L’ultima tendenza dei giornalisti che vogliono fare i duri e puri è che ora usano la parola pluralismo per difendere la possibilità di fare ascolti in TV invitando dei cretini che dicono menzogne, convincendo le menti deboli e causando sofferenza e morte.  Mafiosi, fascisti, e novax sono questo, sofferenza e morte. Una di queste categorie ha ancora legale diritto a manifestare menzogne micidiali. Chi muore a causa del non essersi vaccinato viene ucciso anche da chi ha permesso a queste merde di diffondere stronzate. Quattro bestie che non sanno neppure la differenza tra vaccino e siero sono riusciti a convincere milioni di imbecilli, che adesso si stanno ammalando peggio di tutti, e continuano a non riconoscere la realtà".
    Alessia Fruschmidt disse: “Sai bene che adesso abbiamo due priorità, impedire l’avanzare dei nuovi cretini e smetterla di tentare di convincere chi non capisce una beata clava, dobbiamo proporre un nuovo punto di vista… un modo diverso di vedere…” Fece una pausa.
“Dicci, Alessia, spiegaci la tua posizione”.
“La mia posizione è Massafra” rispose l’assistente vocale di Piergiobetti “secondo Wikipedia Massafra è un comune italiano di 32.059 abitanti della provincia di Taranto, in Puglia, elevato a città con Regio Decreto del 1º giugno 1939. Collocato ai piedi della Murgia tarantina…”
“Alexa, Stop! Scusate, ho dimenticato di disattivarla” disse Piergiobetti.
“Io non perderei tempo ad ascoltare vicendevolmente le cose che ci diciamo sempre” disse il Professore “passerei subito alla proposta rivoluzionaria per la quale vi ho convocati. La risposta definitiva che la scienza ci dà per sconfiggere la pandemia. La soluzione è il Crownstopper. Una sostanza rivoluzionaria. Sappiamo che il virus maledetto forma una specie di chiave che gli permette di infilarsi nelle cellule, in cui poi si può riprodurre. Crownstopper induce una risposta che blocca la proteina che permette al virus di entrare nelle cellule per riprodursi.  Crownstopper utilizza  molecole che contengono le istruzioni perché le cellule della persona sulla quale è stato installato sintetizzino le proteine che stimolano il sistema immunitario a produrre anticorpi specifici. Chi ha avuto l’installazione di Crownstopper e viene esposto al contagio virale, possiede così gli anticorpi che  bloccano il progresso di ingresso nelle cellule. L’installazione di Crownstopper, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni al virus.  Crownstopper, quindi, non introduce nelle cellule il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina in maniera che, se, in un momento successivo, la persona alla quale abbiamo installato Crownstopper  entra nuovamente in contatto con il virus infame, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.”
“Mi scusi, Professore” disse Mina Wallibel “ma non ha appena descritto il vaccino a mRNA e il suo meccanismo?
“Wallibel, non usi più quella parola. Può dire sostanza, materiale, elemento, composto… anzi, eliminiamo ogni sinonimo, Crownstopper e basta. Non si deve usare più la parola vaccino. Il novax si inietta e ingerisce qualunque porcheria; mentre una persona normale con la febbre da Covid si prende al massimo un aspirina e beve del tè , il novax prende un mix di indometacina, prednisone, citrullina, bava di lumaca e azitromicina frullata coi fiori di Bach, più un po’ di pneumatico grattuggiato spolverato sulla panna fatta con la margarina. Qualunque cosa che non si chiami vaccino. Gli fa paura questa parola, un fenomeno simile a quello dei Clown, nati per dare allegria, ma che provocano fobie, insonnia, terrore. Da ben prima che Stephen King scrivesse IT. La parola vaccino gli fa tanta paura che dicono siero, sono ignoranti e non sanno che chiamare siero un vaccino è come chiamare monopattino un trattore. Sappiamo bene quanto l’obbligo vaccinale, il green pass, generino in alcune menti con insufficiente capacità di ragionamento logico forme di resistenza, diffidenza, protesta. E allora la soluzione è Crownstopper!”
“Ma se è lo stesso vaccino con un altro nome! I No Vax combatteranno pure questo!” esclamò Tramall, “Che razza di operazione…”
“No, no, fidatevi, basta usare le parole giuste. Il novax non studia, raccoglie informazioni prese a caso e blatera frasi scollegate, se non distingue un siero da un vaccino saprà capire cos’è veramente Crownstopper? Basta non dire mai il verbo inoculare, che usano solo loro, e neppure iniettare o “immettere”. Mai e poi mai introdurre”.
“Che diciamo allora?” chiese Fruschmidt.
Il professore fissò il quadro di Giobbe davanti a lui, si sentì forte nonostante l’età avanzata e il cuore rattoppato, si versò una specie di mojto senza rum e senza zucchero; solo lime, menta fresca, soda e ghiaccio.
“Diremo INSTALLARE” proferì .
“Come un programma di Windows?” chiese Montabaku, che nel frattempo era arrivato in ritardo alla riunione.
“Appunto, un antivirus”.
“Ma non nasceranno anche i NOcrownstopper?” domandò Sbanotti, sempre prono sul congelatore a pozzetto .
“Saranno una frangia dei Novax, e, si sa, le scissioni indeboliscono le opposizioni. Finiranno col distruggersi l’uno contro l’altro!” disse il Professore sorridendo. “Avanti, organizziamoci, tra un paio di mesi nessuno userà più le parole vaccino, vaccinazione, inoculare, siero. Il futuro è CROWNSTOPPER. Noi, il Direttivo Internazionale che coordina il mondo, salveremo la terra dalla pandemia!".
“Ma davvero, noi possiamo questo?” chiese con un filo di voce Marghensen.
“Marghensen, amico mio “ disse il Professore “Sai bene che Gianni Morandi aveva diffuso erroneamente sul web alcune note della sua canzone per il Festival di Sanremo prossimo venturo, il che significava squalifica”. A questo punto il Professore sfoderò un sorriso formidabile, e i suoi occhi brillarono: “Chi credi che lo abbia fatto restare in gara?”
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