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venerdì 4 marzo 2022

Il contrappasso del 2022

     Le storie, quando spaziano nella fantasia estrema, che sia un' invasione aliena o una catastrofe ambientale, un sortilegio o una saga di popoli immaginari, ci raccontano sempre dell' animo umano, sono un viaggio nelle domande più profonde, una lama affondata nelle nostre incertezze.
    È giunto in libreria il romanzo fantastico, tanto strano quanto avvincente, "CONTRAPPASSO" della scrittrice Andrea Delogu, al suo esordio nella pura narrativa. Dopo averci raccontato nei suoi due precedenti libri fatti legati alla sua vita reale (la sua infanzia a San Patrignano e la sua esperienza con la dislessia), qui veniamo trasportati in piena fantascienza distopica. Gli eventi del romanzo avvengono 30 anni dopo un enorme sconvolgente cambiamento  piombato come un incubo sul nostro pianeta: nel 2022 una specie di strano incantesimo mondiale genera improvvisamente nella natura una globale legge del taglione , che fa sì che ogni volta che si uccide un animale si segua istantaneamente la stessa sorte: schiacci una formica e il tuo corpo soccombe appiattendosi, lacerandosi, ammaccandosi nello stesso modo nel quale è stato distrutto il corpo dell' insetto al quale hai tolto la vita. Presupposto pazzesco per costruirci un romanzo di 426 pagine, ma la forza di questo libro è nell' intraprendere la sfida di un'idea "alla Stephen King" e affrontare lo sviluppo di personaggi, vicende, colpi di scena ed emozioni per il lettore. Sfida vinta, secondo me. Giudico un libro o un telefilm a partire da quanto mi ha "preso", da quanto non mi ha annoiato. Se non vedi l'ora di poter lasciare tutto per ripiombare tra le pagine del volume del quale  hai intrapreso la lettura, hai trovato il libro che fa per te. E non è un incontro che mi capita spesso.
    Quel  terribile giorno del 2022,  in cui la gente inizia a morire in modo violento e orrendo e per qualche oscuro motivo uccidere un animale, grosso come una mucca o piccolo come una mosca, ha come conseguenza il seguire specularmente, istantaneamente, lo stesso destino, e morire nella medesima maniera,  viene narrato trenta anni dopo, poiché la nostra protagonista, Sara, che ha solo 25 anni e non ha conosciuto il mondo di "prima del contrappasso", vuole indagare su coloro che hanno preso le redini della società trasformando la vita di tutti in una gabbia, col pretesto della sopravvivenza ad ogni costo.
   La scrittura di questo libro ha la sua genesi nei primi giorni del lockdown, in quelle giornate quando si poteva uscire di casa solo per pochi determinati motivi e, quando si andava a fare la spesa, si stava alle volte in fila per molto tempo. Una mattina l'autrice si reca al mercato e viene invogliata all'acquisto di cicale di mare freschissime. Per chi non lo sapesse, le cicale di mare (conosciute anche come canocchie), sono dei crostacei che si trovano nel nostro mare mediterraneo.
    Felice di poter mangiare qualcosa di fresco dopo diversi giorni passati a mangiare surgelati, appena tornata a casa Delogu butta in padella le canocchie, nell'olio dove stava già soffriggendo l'aglio. Si rende presto conto che le cicale di mare che le erano state presentate come molto fresche sono in realtà vive, e che, stanno muovendosi nell'olio bollente. Mangiare animali uccisi è vissuta abbastanza comunemente come un'abitudine; ma li acquistiamo già morti, puliti, freddi, immobili. Vedere quelle creature agitarsi nell'olio bollente la sconvolge e per quella sera non riesce a mangiare nulla, si sente dentro quella scena, e nella notte comincia a scrivere il suo dolore, crea la scena iniziale del libro, racconta di una donna che butta in padella delle cicale di mare, una cottura con conseguenze terribili.     
Tra la scrittura dell' incipit e la proposta al suo editore passa poco tempo, e inizia così per l'autrice un viaggio creativo durato due anni che conduce a questo libro. Dall' idea iniziale parte la costruzione di un altro mondo, un pianeta dove da 30 anni l'uomo non può uccidere alcun animale, un'era determinata da questo contrappasso, che ha modificato le città (tutte bianche per non perdere di vista il più piccolo insetto), le regole del vivere, l'atteggiamento di fronte alla salute, il valore della vita umana. Un universo dove tutta la nostra quotidianità deve essere ripensata sfida l' anima e la mente di un autore, che deve per forza metterci anche la propria oscurità interiore e il proprio sole, e in questo romanzo è evidente più che mai, ed è raro avvertire nel leggere storie fantastiche la sensibilità del narratore. In particolare mi ha colpito un passaggio, quando si evidenzia la differenza tra i medici della generazione che ha conosciuto il mondo senza il contrappasso e i medici della nuova generazione, il loro rapporto diverso col giuramento di Ippocrate. Sottolinea in modo per me emozionante l'anima della professione medica, confrontandola con la sfida che la nuova realtà esposta nel romanzo affronta. 
     È facile immaginare un mondo che parta da un'ipotesi assurda, il vero lavoro del narratore è rendere logico tutto ciò che ne consegue. Qui il nostro "mondo nuovo" è descritto attraverso un'indagine per colpire chi sta regolando la vita della gente con regole inaccettabili per la protagonista. Tra una vicenda da thriller mozzafiato e una storia d'amore essenziale per rendere vivi e "reali in un mondo irreale" i protagonisti, il mondo del contrappasso diviene il nostro mondo tutto il tempo nel quale ci immergiamo nel romanzo, e l'autrice ci offre la possibilità di vederlo da diversi punti di vista, perché non ci si può imbattere in un cambiamento trentennale conseguente a una crisi così radicale con una visione limitata, è necessaria a volte una rivoluzione copernicana dell' osservazione: una volta descritte le vicende Delogu fa questa operazione raccontando il passato dei personaggi chiave del romanzo, perché possiamo conoscere come e perché sono divenuti quelli che sono. Leggendo "Contrappasso" non sempre il punto di vista che definisce i buoni e i cattivi della storia resta delimitato, così come non è un libro sic et simpliciter animalista, e non è un libro che indugia nella tenebra o nell' orrore, è una narrazione dove i personaggi sono ben descritti e la storia è scorrevole, cambiando scenari e atmosfere al momento giusto. 
     Un mondo che d'un tratto deve ricostruirsi rinunciando alla sua struttura è una buona tavolozza sulla quale costruire domande come fossero colori, ma i personaggi che vivono in quel mondo devono compiere scelte, e la fantascienza è spesso la narrazione di dilemmi più grandi che in altri generi letterari non sono possibili , proprio perché fa cadere alcune barriere per l'immaginazione, . E questa narrazione del possibile sfrenato affascina chi ama il genere proprio perché permette di analizzare il presente raccontando un possibile futuro, strutturando un sogno. "Contrappasso" è questo, ancora una volta per la narrativa di anticipazione. 
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