Mentre i giornali e le riviste scrivono continuamente della vita di questo 2020 cambiata dal Covid-19, la letteratura, il cinema, i telefilm, ancora non raccontano molto del periodo della quarantena.
Presto avremo sceneggiati TV con gente con mascherina, romanzi su chi ha vissuto in prima linea, film sulle crisi internazionali derivate dal Covid e chi più ne ha più ne metta.
C’è un libro che racconta questo pezzo di storia ed è uscito il mese scorso, ed è a tutti gli effetti un instant-book: “Le parole per dirlo”, che potrete avere ordinando qui la vostra copia: https://www.gemmaedizioni.it/prodotto/le-parole-per-dirlo/ . Un libro di racconti dove vi è modo di scaricare sul cellulare o sul tablet (con un codice QR) il video con l'attore che recita il racconto. 50 testi interpretati da attori che hanno voluto contribuire a rendere vive le parole che raccontavano i pensieri di persone che hanno voluto narrare come stavano vivendo i giorni del lockdown totale, le settimane con le terapie intensive piene, i cortei di bare, i negozi chiusi, le strade vuote .
Questa iniziativa contribuisce a sostenere l'associazione Pianoterra Onlus (https://www.pianoterra.net/ ) , che aiuta famiglie svantaggiate, con particolare attenzione alle ragazze madri.
Il libro deriva da una iniziativa precedente. Durante la crisi della pandemia nascevano molti progetti che sfruttavano la possibilità di creare “dirette” televisive attraverso i social. Da casa artisti e gente comune si mettevano sempre più in contatto con altri attraverso questi mezzi, non potendo incontrarsi nei luoghi fisici.
Una associazione, Futura IV ( https://www.futuraiv.com/ ) lanciò, in collaborazione con TIC - The Inspiration Club, a inizio aprile, una chiamata rivolta a tutti i creativi che desiderassero scrivere un testo, una poesia, un monologo, nato dalle suggestioni personali legate a quei giorni della pandemia, chiedendo a creativi professionisti e non, di scrivere e condividere un testo nato dalle suggestioni scaturite da quel mondo cambiato di colpo, con lo scopo benefico di raccogliere fondi a sostegno di mamme e bambini collocati in contesti di vulnerabilità.
Il progetto ricevette in poche settimane testi da tutta Italia, prodotti da giovanissimi e meno giovani. 50 di questi testi presero vita nelle voci di grandi attori e professionisti dello spettacolo. Giorni di bellissime dirette instagram, attori che leggevano testi di gente comune, interviste sia agli attori che agli autori che raccontavano da casa, con i capelli privi delle cure dei parrucchieri, col gatto che passava dietro di loro, coi bambini che non capivano cosa stesse dicendo il genitore guardando il computer, la loro vita di quell’aprile. Una avventura incredibile, alla quale ho partecipato anche io come autore. Si formò “Un concerto di voci di tante età diverse e da zone d’Italia anche tra loro lontanissime“, una community virtuale di amici, un luogo di testimonianza e vicinanza, un angolo dove confrontarsi sugli accadimenti del nostro spirito in un momento difficile.
Per rendere ancora più concreta la testimonianza, e anche il sostegno a Pianoterra Onlus , adesso abbiamo questo libro. 50 racconti. 50 video. Potete anche non leggere con gli occhi. Farvi leggere i racconti dagli attori come in un audiolibro, o un videolibro.
Racconti, riflessioni, poesie che riguardano non solo chi li ha scritti, chi li ha recitati, chi ha organizzato questa cosa; siamo davanti a un’opera che riguarda tutti, sono i racconti di una storia alla quale ognuno ha partecipato con un ruolo: il libro “Le parole per dirlo” parla di tutti noi in quell’aprile dell’anno 2020. È un libro da avere e da tenere nel tempo come testimonianza di queste giornate difficili che stiamo ancora vivendo.
“Nessuno ti aveva avvertito” di Elisa Aragno è un racconto in crescendo, tra riflessioni e colpi di scena, in 4 pagine c’è una storia che potrebbe diventare un film su quel periodo in Italia.
“Bella Italia mia” di Marta Mohamed Salem , fotografa una nazione in una dichiarazione d’amore ad essa.
Martina Spricigo in “La notte” ci racconta lo scegliere tra la Vita e la Paura.
“Un pacco per il corriere” di Laura Resca è uno spiraglio di leggerezza attraverso il peso della vita, come altre opere di questa raccolta mi fa pensare che, al di là di tutti i significati dell’iniziativa, questa è una raccolta di racconti godibili, una bella raccolta da leggere, una antologia di grande rilievo.
Come in “Profumi” di Ludovica Vavalà, recitato superbamente da Giulia Santilli, un racconto sconvolgente di disagio e speranza, denuncia e pathos, violenza e umanità.
E Laura che racconta la solidarietà, e l’inno alla vita di Miriana, e Giulia che fissa nella storia la gente sui balconi, e gli specchi di Marianna, a contemplare uno spazio ridimensionato, quattro mura. Quanta vita c’è nella creatività chiusa tra 4 mura?
Ce ne sono tanti, tutti da scoprire, ascoltare, vedere.Ci sono anche io a raccontare la quotidianità dell’emergenza Covid dal punto di vista di un medico.
Correte ad acquistare un pezzo di storia. https://www.gemmaedizioni.it/prodotto/le-parole-per-dirlo/ .
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Progetto indimenticabile,felicissimo di aver partecipato
RispondiEliminaOttima recensione. Attenta e precisa già in sé una riflessione e descrizione di quel tempo strano, inquietante a tratti surreale che fu il lockdown.
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